sabato 5 settembre 2009

Lavori di ristrutturazione di Via Cardinal Prisco.

Per vivere a Boscotrecase bisognerebbe essere non vedenti e forse neanche basterebbe!!
Questa volta cari paesani volevo parlarvi dei lavori effettuati per la ristrutturazione di via Cardinal Prisco……..osserviamoli attentamente!
Cominciamo dal rifacimento dei marciapiedi : messa in opera a regola d’arte di sampietrini di pietra lavica. La posa di questi quadrucci di pietra lavica ad opera d’arte, necessita indispensabilmente dell’ operato di esperti selciaroli, altrimenti si corre il rischio di posare i sampietrini in maniera troppo sconnessa causando fastidio al calpestio degli stessi. Esattamente quello che è successo in via Cardinal Prisco e al dire il vero in tutti i marciapiedi ripristinati da alcuni anni a questa parte in Boscotrecase. E’ chiaro quindi che i lavori sono stati affidati a mani inesperte che della posa dei sampietrini avevano solo rozze nozioni, anche perché il mestiere dei selciaroli è un mestiere molto antico e quasi scomparso, la bravura nella messa in posa è frutto di numerosi anni di esperienza e di segreti tramandati da vecchi selciaroli.
Ora vi chiedo, avete mai provato a percorre il marciapiede per l’intera strada sopratutto con scarpe estive? Dopo un po’ si è costretti a scendere in strada per l’enorme fastidio causato da una pavimentazione troppo sconnessa e a proseguire il cammino lungo il ciglio della strada.
La via Cardinal Prisco ,caratterizzata dai numerosi Platani che contornano un lato della via (tra l’altro tenuti in maniera pessima, con rare potature e con gravi imperfezioni nel fusto) è una via molto frequentata, ciò è dovuto sia alla vicinanza della stazione della circumvesuviana e sia per la presenza dell’ Ufficio postale.
E’ una strada quindi soggetta ad un via vai continuo di auto che, aimè……difficilmente riescono a trovare parcheggio, creando di conseguenza notevoli disagi alla circolazione a causa di parcheggi in doppia fila.
Eppure lo spazio per creare un settore di parcheggio a pettine c’è, basta guardare la spropositata larghezza del marciapiede del lato opposto all’ufficio postale che, in alcuni tratti, raggiunge addirittura la larghezza di circa 8 metri!! Ora mi chiedo a cosa serve un marciapiede così largo? Perché nel ristrutturare la strada non si è pensato di ridurre il marciapiede e creare un area di parcheggio a pettine che tanto avrebbe favorito il fruire della circolazione ?
Inoltre poi per peggiorare il quadro già pessimo, si è pensato di collocare ai bordi dei marciapiedi dei delimitatori, ( paletti in ferro dell’ altezza di circa 30 cm,) collocati per evitare evidentemente il parcheggio selvaggio di auto. A mio parere oltre ad essere esteticamente molto sgradevoli, sono anche pericolosi soprattutto per persone anziane, che di sera, possono avere difficoltà a vederli, e non solo, crea loro anche, in alcuni tratti dove il marciapiede diventa strettissimo (1 metro circa) una difficoltà motoria dovuta alla riduzione dello spazio calpestabile per mezzo degli stessi. Addirittura in alcuni tratti fra delimitatori,segnaletica passaggio a livello e pali della luce, un genitore con un carrozzino o un disabile, deve necessariamente scendere in strada per proseguire il suo cammino, per mancanza di spazio necessario alla deambulazione.
A questo punto mi chiedo quanto saranno costati questi delimitatori, e soprattutto mi chiedo, ma non era meglio prevedere delle ronde sporadiche di vigili urbani che avrebbero certamente scoraggiato gli automobilisti e fatto risparmiare soldi al comune? E poi mi chiedo ma quando si svolgono tali opere non si dovrebbe per legge, favorire la deambulazione di carrozzine di portatori di handicap?
A mio parere anche questa opera pubblica è stata eseguita senza alcuna competenza !! Non considerando minimamente l’esigenza del cittadino e rendendo l’opera pubblica, un ennesimo mancato investimento rivolto allo sviluppo del turismo nel nostro paese !!
Arrivederci alla prossima…….
Considerazioni di un cittadino comune che, suo malgrado, vive Boscotrecase. Masaniello 2009

venerdì 7 agosto 2009

Dopo 20 anni riapre la strada Matrone !

(articolo del 14 maggio 2009)
Il 6 maggio scorso quattro bus ecologici, con gli stemmi della Regione Campania, della provincia di Napoli e del Parco Nazionale del Vesuvio, sono entrati, dopo venti anni, nell’antica strada Matrone, varco di accesso al Vesuvio che, da quota 350 metri, conduce fino al piazzale posto a 1050 metri. Da qui un sentiero percorribile a piedi con la guida obbligatoria, lungo circa 900 metri, conduce al cratere del vulcano a quota 1.100 metri. L’apertura della strada Matrone, l’antico sentiero che per oltre un secolo ha portato milioni di turisti al Vesuvio, dal versante boschese, apre nuovi scenari occupazionali per gli oltre 50 mila abitanti dei tre comuni interessati.
Gli imprenditori locali, ma anche i semplici cittadini, devono essere sostenuti ed invogliati a scommettere sul futuro turistico della nostra zona al centro dei più famosi siti archeologici del mondo (Pompei, Ercolano, Oplonti); a pochi chilometri dalle costiere sorrentina e amalfitana, a venti minuti di treno dalla città di Napoli. Un’area che offre eccellenti prodotti di nicchia, artigianato tipico, attività vitivinicole, percorsi enogastronomici.
La strada Matrone fu costruita dal’ingegnere Gennaro Matrone, a seguito della Concessione regia del 13 giugno 1892. Più volte distrutta e quasi cancellata dalle violenti eruzioni del Vesuvio, la strada fu ricostruita nel 1918, quando divenne carrozzabile e le auto potevano percorrere gli 8,5 Km fino al grande piazzale posto a quota mille metri. Nel 1924 Aurelio Matrone fece costruire una casa per il custode e la biglietteria (oggi stazione della forestale). Con la riapertura questo suggestivo sentiero rappresenta un’altra perla che il nostro territorio offrirà ai turisti alla ricerca di emozioni e di paesaggi suggestivi.
OTTIMO , il mio solo rammarico è che ci abbiano messo 20 anni per riaprirla !!
Ritengo però che l'evento non sia stato pubblicizzato sufficientemente , bisognerebbe sensibilizzare e informare nel giusto modo, visto che ormai la via Matrone è praticamente stata cancellata dagli itinerari turistici, il tutto poi supportato dall'istallazione di una buona segnaletica che sia in grado di accompagnare i turisti al percorso di via Matrone , segnaletica che attualmente è quasi inesistente.
La riapertura di via Matrone rafforza l'esigenza di costruire un paese rivolto allo sviluppo turistico, curando al meglio l'estetica del paese e cercando di migliorare le vie di collegamento di via Matrone.
Arrivederci alla prossima……
Considerazioni di un cittadino comune che, suo malgrado, vive Boscotrecase.
Masaniello 2009

lunedì 3 agosto 2009

Piazza Matteotti (staz.Circumvesuviana).

Per vivere a Boscotrecase bisognerebbe essere non vedenti e forse neanche basterebbe!!
Camminare per i vicoli e le vie di Boscotrecase è una tortura per gli occhi, il riscontrare tutti i giorni l’incompetenza dell’ attività comunale, vecchia e nuova, mi atterrisce!
Volendo considerare solo l’ultimo decennio, per non andare troppo a ritroso, vi invito a soffermarvi ad osservare una qualsiasi opera pubblica….noterete che ogni opera, è stata fatta con criteri inspiegabili.
Vi va di cominciare questo viaggio attraverso le stranezze di questo paese?
Cominciamo dai lavori eseguiti per la ristrutturazione di piazza Matteotti (staz. della circumvesuviana) , tanto per cominciare non c'è una targa che indica il nome della piazza, io per saperlo ho dovuto chiedere al bigliettaio della stazione, cmq guardiamoci attorno e osserviamo con calma, chi sa’ quanti euro ci sono voluti per rinnovare la sua estetica, ricordo ancora la meravigliosa festa fatta alla posa dell’ ulivo nell’ aiuola della piazzetta (si fa per dire aiuola), ulivo donato se non erro dagli organizzatori della sagra dello gnocco di pompei, azz. Ci fu una rete locale che riprese addirittura il grande evento con tanto di discorso del Sindaco .

Definizione di aiuola:piccola striscia di terreno di forma varia, risultante dal tracciato dei viali di un giardino o delle sedi stradali circostanti e riempita di coltivazioni ornamentali.

Riempita di coltivazioni ornamentali?

Io all’interno delle aiuole ci vedo solo erbacce e in una poi un enorme masso! Ma scusate, secondo voi a cosa serve quel masso??
Potremmo farci un quiz di Mike Bongiorno su questo!!
Qualcuno dirà che forse, siccome non avevano le piante ornamentali, hanno pensato momentaneamente di collocarci quel masso! Altri invece che il masso funge da supporto ad una eventuale targa di benvenuto !!
Volete la mia? Per me quel masso in realtà è un meteorite caduto da una stella vicina .
Ma ritorniamo alle aiuole, immaginiamo ora che ci fossero realmente piante ornamentali , chi le innaffierebbe? Visto che nei lavori eseguiti non è stato previsto un impianto d’ irrigazione dell’ acqua?
Cari paesani, fare le cose cosi,’ tanto per farle, equivale a sperperare il denaro pubblico, perché il risultato è comunque sgradevole quasi come prima che si effettuavano i lavori..
Ora immaginate di essere voi dei turisti che vengono in visita per la prima volta a Boscotrecase, uscite dalla circumvesuviana e vi guardate attorno e in pochi attimi capite subito in che paese siete capitati.
Arrivederci alla prossima……

Considerazioni di un cittadino comune che, suo malgrado, vive Boscotrecase.
Masaniello 2009